BELLISSIMO CORSO ESTIVO CON ME E TANTI ALTRI BRAVISSIMI MAESTRI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO A PARIGI DOVE COME OGNI ESTATE CI SARANNO SPETTACOLI MOSTRE EVENTI UN OCCASIONE DA NON PERDERE.BUON LAVORO A TUTTE/I E A PRESTO!
M° MARCELLO RACITI
www.entrezdansladanse.fr
Programma del Centre de Danse du Marais - Luglio 09
THE BLOG IS ABOUT BALLET MASTER MARCELLO RACITI AND OTHER THINGS LIKE DANCE COURSES,AUDITIONS, DANCE PICTURES AND VIDEOS , STUDENTS, MEMORIES, TRAVEL, CHANGES, DREAMS, OPINIONS, SHARING...
Tuesday, April 28, 2009
Sunday, December 7, 2008
Intervento coreografico ad " EXPOSIZIONE"

EXPOSIZIONE 18,19 DICEMBRE TEATRO/DANZA/MUSICA
19 dicembre 2008 alle 21.00
Informazioni
eventoOrganizzatore:: EXPOSIZIONE
Tipo: Musica/arte - Spettacolo
Rete: Global
Ora e luogoInizio: venerdì 19 dicembre 2008 alle ore 21.00
Fine: venerdi 19 dicembre 2008 alle ore 23.00
Luogo: CINE TEATRO VITTORIA
Indirizzo: S.Maria 42 00052
Città/Paese: Cerveteri, Italy
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Info di contattoTelefono: 064441218 www.triangoloscalenoteatro.it
Descrizione
DURANTE QUESTO EVENTO PRESENTO UNA MIA COREOGRAFIA " THAT WHICH REMAINS IS THE PATH ", UN WORK IN PROGRESS CHE INTERPRETO INSIEME AD EMANUELA LATTANZI.
Saturday, November 22, 2008
Sunday, November 2, 2008
Sunday, September 14, 2008
Saturday, September 6, 2008
Friday, June 27, 2008
questo e' il grande Maestro A.Y.Bondarenko
DOPO 20 ANNI HO RIVISTO IL MIO MAESTRO DELLA SCUOLA DEL BOLSHOJ DI MOSCA A. Y. BONDARENKO AL QUALE DEVO TUTTO..CI SIAMO ABBRACCIATI E ABBIAMO PIANTO DI GIOIA CI SIAMO RINGRAZIATI E ABBIAMO PASSATO DUE GIORNI INSIEME A BERGAMO DOVE E' PASSATO PER DARE DELLE MASTERCLASSES.LA SEMPLICITA' E L'UMILTA' DI CHI SA SENZA DARSI TANTE ARIE L'OFFRIRE A CHIUNQUE LE TUE SCOPERTE E INFORMAZIONI IL LASCIAR PARLARE GLI ALTRI QUANDO SI SA COSA SI DA RIMANENDO UN UOMO SEMPLICE DA FAR PAURA..MI HA CONTINUATO AD INSEGNARE TANTO ANCHE IN QUEI DUE GIORNI A BERGAMO..GLI OCCIDENTALI O NUOVI OCCIDENTALI PIENI DI PAROLE E LUI CON DUE CORREZIONI CAPACE DI SMUOVERE LE PIU' ANTICHE SICUREZZE E APRIRE LE PORTE AL NUOVO IN MODO CREATIVO ATTRAVERSO UN EFFETTO IMMEDIATO NEL CORPO DEI BALLERINI!..AVER VISTO GLI OCCHI BRILLARE DI QUEI RAGAZZI E POI ESSERSI CHIUSI PER PAURA..AL NUOVO..AL CAMBIAMENTO MI HA RICORDATO COME LA MENTALITA' ORIENTE - OCCIDENTE SIA PROFONDAMENTE DIVERSA..QUI SI VUOL CAPIRE PRIMA DI FARE..LI' FAI CREDENDO AL TUO MAESTRO/A PER POI ARRIVARE A CAPIRE..UN ALTRO PIANETA!
UN SALUTO A TUTTI/E..
M°MARCELLO RACITI
UN SALUTO A TUTTI/E..
M°MARCELLO RACITI
Saturday, January 12, 2008
Le Corsaire - Pas de Deux with Zakharova and Zelensky
questo invece e'un pas de deux del corsaro datato 1974 incredibile! 1974....
guarda il video
e che dire di questo...LE CORSAIRE - GRAND Pas de Deux (Sizova-Nureyev, Kirov 1958) guarda il video
ma dopo appena 5 anni dopo la fuga dall'unione sovietica rivediamo il gia' carismatico Nureyev rivitalizzato ed elettrizzato dalla Liberta'...LE CORSAIRE - GRAND PD2 (Fonteyn-Nureyev, ROB 1963) guarda il video
Tuesday, January 8, 2008
Thursday, November 22, 2007
e' scomparso il grande coreografo maurice bejart
Una vita senza tempo
''Non sento lo scorrere del tempo, non dormo piu' di due ore consecutive e sono sempre concentrato sul futuro e su qualcosa da inventare'': cosi' Maurice Bejart si confessava undici anni fa a Trieste, un luogo dove e' stato spesso, attratto, diceva, dal vento e dal suo essere citta' di confine, un 'non luogo', quasi una metafora del viaggio.
Qui decise di rappresentare la prima mondiale di uno spettacolo in omaggio a Gianni Versace, ''Mutationx'', e la prima italiana della ''Via della Seta'', frutto di una profonda ricerca sulle civilta' orientali. E le sue parole, dopo la sua scomparsa, suonano quasi come un testamento spirituale.
''Per me il passato e' una grande valigia che contine tutto, senza un ordine fisso. Del passato mi restano un grande amore per l'evento, i ballerini, la gente che ha lavorato con me, e quando vedo i miei vecchi balletti e' come se li avesse fatti un caro amico, non mi ci riconosco''. E ancora: ''non ho il sentimento dell'unita' della persona, sento invece che siamo momenti, amori, influenze. Una volta sono stato Nietzsche, un'altra volta una certa ballerina che ha lavorato con me, o una persona che ho incontrato per strada. Credo che siamo degli istanti, come dei lampi fotografici''.
Bejart amava il moderno e odiava la moda: ''alla prima categoria appartengono appartengono forme eterne come quelle create da Rembrandt o Piero della Francesca, mentre la seconda e' schiava del tempo e ha vita breve. In quest' ottica - spiegava - lavora la mia scuola di danza, che e' aperta a esperienze classiche e moderne, ma non e' alla moda''. La scuola di Bejart ha formato danzatori anche per altre compagnie, come quella di Pina Bausch, dando un'impronta inconfondibile all'arte del ballo degli ultimi decenni.
''Non esiste, comunque, un concetto di qualita' assoluta per la danza -aggiungeva il maestro - la tecnica e' importante, ma in un balletto servono talenti diversi. Anche per questo mi piace lavorare in una compagnia internazionale''.
Uomo di grandissima cultura, alla domanda su cosa avesse contato di piu' nella sua formazione, Bejart rispondeva: ''ho avuto la fortuna di avere un padre filosofo, poi ho studiato un po' di musica e quindi danza classica, ma la vita, la gente, i paesaggi sono le cose piu' importanti. E anche i libri: io - concludeva - ne devo leggere almeno dieci a settimana''.
''Non sento lo scorrere del tempo, non dormo piu' di due ore consecutive e sono sempre concentrato sul futuro e su qualcosa da inventare'': cosi' Maurice Bejart si confessava undici anni fa a Trieste, un luogo dove e' stato spesso, attratto, diceva, dal vento e dal suo essere citta' di confine, un 'non luogo', quasi una metafora del viaggio.
Qui decise di rappresentare la prima mondiale di uno spettacolo in omaggio a Gianni Versace, ''Mutationx'', e la prima italiana della ''Via della Seta'', frutto di una profonda ricerca sulle civilta' orientali. E le sue parole, dopo la sua scomparsa, suonano quasi come un testamento spirituale.
''Per me il passato e' una grande valigia che contine tutto, senza un ordine fisso. Del passato mi restano un grande amore per l'evento, i ballerini, la gente che ha lavorato con me, e quando vedo i miei vecchi balletti e' come se li avesse fatti un caro amico, non mi ci riconosco''. E ancora: ''non ho il sentimento dell'unita' della persona, sento invece che siamo momenti, amori, influenze. Una volta sono stato Nietzsche, un'altra volta una certa ballerina che ha lavorato con me, o una persona che ho incontrato per strada. Credo che siamo degli istanti, come dei lampi fotografici''.
Bejart amava il moderno e odiava la moda: ''alla prima categoria appartengono appartengono forme eterne come quelle create da Rembrandt o Piero della Francesca, mentre la seconda e' schiava del tempo e ha vita breve. In quest' ottica - spiegava - lavora la mia scuola di danza, che e' aperta a esperienze classiche e moderne, ma non e' alla moda''. La scuola di Bejart ha formato danzatori anche per altre compagnie, come quella di Pina Bausch, dando un'impronta inconfondibile all'arte del ballo degli ultimi decenni.
''Non esiste, comunque, un concetto di qualita' assoluta per la danza -aggiungeva il maestro - la tecnica e' importante, ma in un balletto servono talenti diversi. Anche per questo mi piace lavorare in una compagnia internazionale''.
Uomo di grandissima cultura, alla domanda su cosa avesse contato di piu' nella sua formazione, Bejart rispondeva: ''ho avuto la fortuna di avere un padre filosofo, poi ho studiato un po' di musica e quindi danza classica, ma la vita, la gente, i paesaggi sono le cose piu' importanti. E anche i libri: io - concludeva - ne devo leggere almeno dieci a settimana''.
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